Basilea è un accordo tra i governatori delle banche centrali dei maggiori paesi industrializzati per rendere più efficace il controllo dei rischi legati allo svolgimento dell’attività bancaria, con particolare attenzione alla rischiosità dei crediti concessi alle imprese.
Le caratteristiche delle aziende italiane di piccole dimensioni, spesso sotto-capitalizzate e troppo indebitate, sono tali da comportare l’attribuzione ad esse di rating nella maggior parte dei casi molto bassi.
Dal momento che un rating basso indica un’impresa più rischiosa, e maggiore è il rischio più alti sono i tassi di interesse applicati dalle banche, l’attribuzione di rating molto bassi implicherà, nella migliore delle ipotesi, che le imprese pagheranno dei tassi di interessi maggiori di quelli attuali. Ma è molto probabile che la maggioranza delle aziende venga addirittura esclusa dall’accesso al credito, con la conseguente impossibilità per l’impresa di proseguire l’attività.
È importante che le aziende si facciano assistere da società di consulenza specializzate, in grado di intervenire concretamente nel miglioramento delle componenti che concorrono alla determinazione del rating.
Le attività da svolgere possono essere così sintetizzate:
• verifica che i bilanci degli ultimi 3 anni non presentino punti di debolezza e disequilibri patrimoniali, finanziari ed economici che porterebbero ad un rating insufficiente
• individuazione ed attuazione delle soluzioni più idonee per aumentare il rating stesso, attraverso il miglioramento dell’equilibrio economico-finanziario e patrimoniale dell’impresa
• gestione attiva del rapporto con le banche, improntandolo alla trasparenza delle comunicazioni in un’ottica di partnership e non di conflittualità
• monitoraggio della situazione nel tempo, verificando l’impatto delle scelte imprenditoriali future sugli equilibri economico-finanziari e patrimoniali e quindi sul rating
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L’IMPORTANZA DELLA CENTRALE RISCHI BANCA D'ITALIA NEL RATING ASSEGNATO ALLE BANCHE:
La Centrale Rischi Banca d’Italia, data la sua autorevolezza e ricchezza di dati, consente di ottenere, anche su base storica, tutte le informazioni sugli affidamenti in corso e passati (importi accordati, sconfini/insoluti, dettaglio delle tipologie di affidamento, scadenze, qualità del credito, ecc);
Il costante monitoraggio consente di rettificare prontamente errate segnalazioni (statisticamente molto frequenti);
Una CR che riporta dati corretti riflette più fedelmente il proprio merito creditizio e consente maggiori affidamenti e a minor costo.
Presidiare i dati e le informazioni contenute consente la gestione attiva delle segnalazioni (esistono tecniche per poter gestire al meglio le segnalazioni anche in caso di difficoltà finanziaria).
Le informazioni in essa contenuti, data la loro autorevolezza, possono essere utilizzati anche per redigere e valutare al meglio il bilancio e le scelte di finanza aziendale.
L’utilizzo della CR come sistema di reportistica interno all’azienda consente migliori valutazioni su:
• la struttura degli affidamenti, la sua duration, la scelta di partner e strumenti finanziari adeguati.
• Si possono fare valutazioni integrate ed organiche sul corretto utilizzo degli affidamenti.
• Si possono fare valutazioni sulla qualità degli effetti commerciali.
• Si può presidiare quel fattore che, in sede di valutazione del rating, le banche pesano dal 40 al 60 % (andamentale interno e di sistema).
• Si può utilizzare in sede di negoziazione del credito con le banche (la singola banca non conosce tutte le informazioni contenute in CR; solo il soggetto segnalato, in un contesto di trasparenza e dialogo, può consegnare un dettaglio preciso delle posizioni e illustrare al meglio la propria posizione).